24 Agosto, 2020 - 1 Commento

SI ARRICCHISCE DI NUOVI LIBRI LA STORIA DEI CAETANI DI SERMONETA

libri caetaniCon poca modestia, ma con rigorosa adesione ai fatti, introduco questo articolo dicendo che dopo la pubblicazione del mio libro “Gelasio Caetani, Il realismo dell’utopia (1877-1934). Appunti per una biografia”, Fratelli Palombi Editori, Roma 2014, la bibliografia sui membri della Famiglia Caetani, duchi di Sermoneta (poi principi di Bassiano, dal 1902) si è arricchita di altre opere dedicate ai membri di quella Famiglia.

Cito i più recenti, in ordine di pubblicazione:

2016, An American Princess, The remarkable life of Marguerite Chapin Caetani, di Laurie Dennet, èdito da Mc Gill-Queen University Press;

2020, La principessa americana, La vita straordinaria di Marguerite Chapin Caetani, mecenate dell’arte, giardiniera di Ninfa, traduzione in italiano di An American Princess, a cura di Lorenzo Salvagni, Editore Allemandi, Torino;

2019, Un principe nel deserto, Leone Caetani nel Sinai e nel Sahara, I diari, le lettere, le fotografie (1888-1890), di Valentina Sagaria Rossi, Edizioni Bardi in Roma;

2020, Sveva Caetani. Il viaggio nell’anima dell’ultima dei Caetani di Sermoneta, di Pietro Vitelli, Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus.

Le note bibliografiche appena indicate coprono una vicenda di vita che si svolge tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima parte del Novecento. Sono, quindi, biografie “vive”, per così dire, rese non come passivo omaggio ad una delle più importanti Famiglie romane e laziali che un tempo si sarebbero definite nobili e che oggi hanno perduto il privilegio del titolo nobiliare, ma hanno mantenuto l’importanza di una vita vissuta praticando cultura e diffondendo amore per la Natura e in modo particolare per il Giardinaggio. Il giardino di Ninfa è, infatti, parte importante di queste vite; e, con esso, come il Caetani Cultural Center di Vernon, British Columbia, Canada, che conserva una bella documentazione sull’arrivo e la vita di Leone Caetani in Canada; come  l’Accademia dei Lincei di Roma, depositaria e custode dei lasciti di cultura libraria e documentaristica islamica di Leone Caetani presso la Fondazione a lui stesso intestata; come le collezioni delle riviste letterarie europee e mondiali “Commerce” e “Botteghe Oscure”, curate a Parigi e a Roma da Marguerite Chapin moglie di Roffredo Caetani, diciassettesimo e ultimo duca di Sermoneta.

Libri così importanti e così densi di notizie e di esplorazione di mondi non si possono sintetizzare nelle poche righe di una citazione fatta su un blog. Essi meritano di essere letti e non solo perché sono un omaggio ad una Famiglia che ha fatto parte integrante della storia del Lazio e non solo del Lazio, ma anche perché sono essi stessi racconti pieni di suggestioni, di scoperte, di rivelazioni di piccoli e grandi segreti scritti con grande passione storica e con grande abilità narrativa, seppure con stili e metodologie diverse tra i quattro Autori. Agli Autori va di diritto aggiunta anche la citazione del prof. Lorenzo Salvagni, docente negli Stati Uniti, che ha tradotto il bel libro di Laurie Dennet, garantendone la freschezza e la qualità letteraria.

9 Agosto, 2020 - 2 Commento

IL SINDACO E IL CONSIGLIO COMUNALE UN MANUALE DELL’ANCI SUL BUON SAPERE

colaciccoFrancesco Colacicco, minturnese da esportazione, è stato (ma lo è tuttora come autorità docente) uno dei maggiori e seri rappresentanti dell’alta burocrazia che non abbia perduto il senso del realismo e del limite  e che sappia ancora sorridere mentre espone la sua dottrina sugli Enti Locali. Ha fatto esperienze importanti: scuole secondarie superiori a Formia, presso il Liceo Ginnasio Vitruvio Pollione, poi segretario comunale in una quantità di Comuni importanti, dove ha portato, insieme alla sua sorridente bonomia e alla sua calma serafica, la certezza del dirigente che sa il fatto suo, ma senza presunzione, per concludere nel migliore dei modi la sua bella carriera; prima, come Segretario Generale dell’Amministrazione Provinciale di Latina, e infine come Segretario Generale della Provincia di Roma. Attraverso queste attività  ha assunto un patrimonio di capacità gestionali che hanno sempre portato negli Enti che ha amministrato per la parte di competenza, la certezza di ciò che faceva, perché sapeva cosa fare; e la serenità dell’uomo  sicuro della sua onestà e della sua preparazione, il che ha consentito anche alla Parte Politica di giovarsi di un clima di sicurezza con il quale ha potuto svolgere tranquillamente i propri doveri senza isterismi, polemiche e manifestazioni grossolane.

Ora Francesco Colacicco, che ha deciso di ritirarsi dal lavoro ufficiale, ha continuato a dispensare insegnamenti mettendo a disposizione la propria competenza. Ha, difatti, scritto, con il patrocinio dell’ANCI, un piccolo e formidabile libro che ha il titolo inequivocabile di “Il Sindaco e il Consiglio comunale”, un titolo breve che dice tutto quello che il libro vuole dire, con la stringatezza e la semplicità che i titoli dei libri oggi spesso non hanno.

Con la prefazione di Lucio D’Ubaldo, già Segrerario generale dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, assessore nel Comune di Roma, e Presidente dell’Agenzia per la Sanità del Lazio, il libro di Colacicco è introdotto da una breve e rigorosa illustrazione dei poteri statutari degli Enti locali, e dei limiti che essi incontrano, per passare poi, attraverso brevi e compiuti paragrafi, a illustrare tutto ciò che la legge sugli Enti locali, la 267/2000, attribuisce in competenze, poteri e confini dell’attività del Sindaco e del Consiglio comunale, partendo dalla elezione e arrivando alla fine del mandato e allo scioglimento dell’organo collegiale. Si deve, perciò, parlare di un prezioso manualetto da tenere sempre sulla scrivania di chi opera nell’ambito pubblico, per una consultazione rapida, chiara e definitiva. L’Anci ha patrocinato la pubblicazione e l’ha editata sotto il marchio del Centro di Documentazione e Studi della stessa Anci. Le copie verranno distribuite a Comuni e Province gratuitamente, e ciò attesta la garantita utilità di questo manuale del buon sapere.

7 Agosto, 2020 - Nessun Commento

PRO DOMO MEA

Ho avuto l’onore e l’orgoglio di ricevere dalle mani del Sindaco di
Minturno dottor Gerardo Stefanelli l’attestato di conferimento alla
mia persona della Cittadinanza Onoraria di Minturno. Le motivazioni
riconducono ai molti anni che dedicai alla gestione del Teatro Romano
di Minturnae e delle sue Stagioni di Spettacoli Classici, durate per
oltre un quindicennio, ma iniziate con un un’attività di volontariato
quando il dottor Mario Costa, all’epoca Presidente dell’Ente
Provinciale per il Turismo di Latina, avviò il suo progetto di
restauro e riuso del Teatro dell’antica città di Minturnae. La
cerimonia è avvenuta nella Sala consiliare, presente la Giunta
comunale e il presidente del Consiglio comunale, il 3 agosto,
giorno nel quale ricorre l’anniversario del ricevimento da parte di
Minturno della Medaglia d’Oro al Merito Civile per gli eventi bellici
del 1943-44 in cui si trovò coinvolta sul terminale tirrenico della
Linea Gustav.

LA MEDAGLIA Insieme all’attestato il sottoscritto ha ricevuto una copia della
Medaglia al Merito Civile che qui riportiamo.

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