4 Settembre, 2012 - Nessun Commento

I COSTI DELLA REGIONE LAZIO/2

Dal quotidiano online Blitz Quotidiano del 29 agosto 2012.
Come la Regione Lazio informa su se stessa pagando stampa, radio, tv
ROMA – La presidenza del Consiglio regionale del Lazio spende circa un milione e mezzo di euro l’anno per promuovere le sue attività. Si va dai contratti di consulenza, a decine, destinati a carta stampata e giornali online, a società di produzione televisiva e emittenti radiofoniche, fino ad agenzie pubblicitarie e ad esperti di “fashion image”. Per un consulente di questo tipo il presidente Abbruzzese ha approvato la firma della Regione su un assegno da 7000 euro.
La spesa più imponente, 120 mila euro, è andata a Telesia, che gestisce la testata Consiglio regionale news, un bollettino internet che si accompagna alle cinque agenzie di stampa che relazionano in tempo reale sulle attività degli organi consiliari. Ognuno dotato di ufficio stampa e collaboratori. In ogni caso la Nuova Compagnia di Pubblicità si è vista rinnovare un contratto da 90 mila euro, Teleuniverso da 70 mila, Radio Città Aperta da 70 mila (trasmette in diretta tutte le sedute dell’assemblea), Ediroma (agenzia stampa) 60 mila, Area (agenzia multimediale) 59 mila. Il grosso dei contratti riguarda rinnovi per 1048000 euro, cui vanno aggiunti 484 mila euro di nuove proposte per l’anno in corso.
Sul Corriere della Sera edizione romana, che ha diffuso entità delle spese di consulenza e destinatari, prosegue l’indagine sulle “spese pazze” del Consiglio regionale, in controtendenza con la riduzione dei costi della politica predicata anche dal governo Monti. Hanno destato scalpore i 200 mila euro elargiti dal Consiglio a ogni consigliere oltre stipendio e diaria, è apparso poco giustificabile che ognuno dei consiglieri sia affiancato in media da 7 collaboratori.
Secondo Il Corriere, sono ben 59 i canali mediatici diversi “per promuovere l’immagine del Consiglio regionale allo scopo di diffondere la specificità del ruolo, dei fini e dei compiti assegnati”. La parte del leone la fanno testate della provincia di Frosinone, 365 mila euro per radio-tv-giornali-internet di Sora, Cassino, Frosinone.

29 Agosto, 2012 - Nessun Commento

IL CIRCEO DI SERGIO TOPPI

Sergio Toppi, grande disegnatore milanese, noto soprattutto per le migliaia di “nuvolette” che ha artisticamente riempito di contenuti, è scomparso nei giorni scorsi nella sua abitazione di Milano. La sua ultima mostra l’aveva svolta a Roma, alla fine del 2011, ed era stata una mostra di successo. Le sue tavole sono non soltanto un segno grafico, ma soprattutto un segno artistico: elaborate, intricate per sintetizzare in breve spazio decine di contenuti, corrette e sofferte perché Sergio Toppi è stato soprattutto un grande professionista.

Anche la Provincia di Latina deve essergli grata, avendo egli eseguito alcuni anni addietro, su richiesta dell’allora Ente Provinciale per il Turismo, alcune tavole per illustrare un nuovo dépliant dedicato al Parco Nazionale del Circeo, dépliant che ora si trova anche in visione nei grandi saloni dedicati al comics. Qui pubblichiamo alcune di esse: raffigurano il Circeo, la Maga Circe, l’Uomo di Neanderthal, il paesaggio di flora e fauna che arricchisce l’ambiente. Difficile fare meglio. Ora le tavole si trovano affidate in deposito alla Galleria Comunale. 

17 Agosto, 2012 - 3 Commento

DALLA GERMANIA UN NUOVO LIBRO SULL’URBANISTICA FASCISTA IN AGRO PONTINO

Un’opera sull’architettura e sull’urbanistica del ventennio fascista è stata pubblicata dalla Dom Publishers di Berlino. Ne è Autore Harald Bodenschatz, docente sino a pochi mesi fa presso la Facoltà di Aerchitettura, Urbanistica e Ambiente  dell’Università di Berlino. Studioso e amante dell’Italia, Bodenschatz ha trascorso molti mesi nel nostro Paese, in particolar modo a Roma e Sperlonga, ove ha soggiornato e concepito, come lui stesso riferisce, il voluminoso tomo, che si compone di 520 pagine, e si presenta in formato di cm 30×25. Seicento sono le immagini, tra foto e carte topografiche. L’autore in un’intervista concessa al giornalista Felice Cipriani, che ha curato il presente lancio, ha tenuto a sottolineare che i tedeschi non conoscono bene l’architettura e l’urbanistica fasciste. Il loro interesse si limita, il più delle volte, all’antica Roma, al Rinascimento e al Barocco.

 

L’architettura italiana del ventennio, pur nata a volte all’estero, come il Razionalismo, subì certamente l’influenza del regime, ma non ne fu subordinata.  Marcello Piacentini non fu l’architetto di Stato come lo fu, invece, Albert Speer, l’architetto di Hitler, e diresse un’istituzione per il controllo dell’urbanistica. In Italia non c’era divieto di stili. La preoccupazione di Mussolini fu quella di accreditare Roma come capitale attraverso un’architettura che travalicasse il regionalismo e dimostrasse la potenza del fascismo con importanti opere architettoniche re3alizzate anche in Libia, Eritrea, Somalia e Albania.

 

Gli architetti italiani, specialmente i più giovani, lavorarono alla progettazione di molte nuove città associandosi e partendo da un’idea di massima, ma nella massima libertà, al contrario della Germania di Hitler e della Russia di Stalin ove l’architettura e l’urbanistica furono poste sotto il controllo dello Stato.  Possiamo dire che in Italia sotto il fascismo si concepì un’architettura europea che venne studiata e interessò sia la Russia comunista che gli Stati Uniti. I capitoli più importanti dell’opera dci Bodenschatz riguardano: la Roma Nuova del Fascismo – l’Agro Pontino – le opere nel resto d’Italia – l’urbanistica etnica di Bolzano – l’urbanistica Oltremare – il quadro Legislativo italiano e la sia evoluzione – i principali testi legislativi dell’epoca. Le conclusioni riguardano le dittature e l’urbanistica nel ventennio.

 

Hanno collaborato con l’Autore valenti studiosi, tra cui Daniela Spiegel, che ha organizzato mostre e dedicato una pubblicazione a “Città Nuove dell’Agro Pontino”.

 

L’autore ha detto che un punto di riferimento importante per il suo lavoro è stato il libro di Gustavo Giovannoni Vecchia Città ed Edilizia Nuova.