8 Gennaio, 2013 - Nessun Commento

SERMONETA
UN’AREA DIDATTICA LUNGO LE MURA ANTICHE

Arch. Anna Di Falco

Da poche settimane è stato riaperto al pubblico, a Sermoneta, il Giardino degli Aranci con i due ingressi posti uno a Piazza Santa Maria e l’altro a Porta Sorda. L’intervento è stato realizzato con i fondi comunali e europei grazie al finanziamento della Regione Lazio per il restauro delle mura urbane e la realizzazione dell’itinerario museale. Il giardino degli Aranci altro non è l’antico Pomerio (area militare inedificabile) a difesa di Porta Sorda e della strada che dalla Pedemontana giungeva fino alla città.

Intorno alla fine del XVI sec. la Camera Apostolica, la Famiglia Caetani e la Comunità di Sermoneta dopo aver provveduto alla costruzione della difesa di Porta del Pozzo, di Porta San Sebastiano e di Torrenuova, provvedono, con ingenti sforzi economici, ad attrezzare anche il versante della città esposto verso la pianura. La difesa da questa parte del borgo era garantita dalla presenza di una batteria di cannoni posta lungo la cortina della Portella e lungo il Pomerio di porta Sorda e se, ciò nonostante, il nemico fosse riuscito a fare breccia nel muro, la difesa avrebbe preso la “via di fuga verso la piazza di Santa Maria (percorribile ancora oggi), e da lì avrebbe con facilità ostacolato ogni altro tentativo di entrare in città. Il Pomerio era un punto di avvistamento strategico dal quale il controllo del territorio si estendeva fino al mare. Questa qualità paesaggistica è rimasta integra e oggi rappresenta il maggior godimento del luogo, apprezzabile camminando lungo il perimetro delle mura, oppure sostando nell’area didattica posta nel punto panoramico più alto e più suggestivo del parco. Infatti nel Giardino degli aranci la quota originaria del percorso Dell’Itinerario museale delle mura urbane è stata recuperata demolendo tutte le superfetazioni più recenti e scavando fino al recupero delle quote militari originarie lungo le mura. Oggi la presenza degli alberi di agrumi aggiunge al luogo nuovi significati, le attrezzature per il tempo libero hanno trovato posto tra i terrazzamenti sostenuti da mura in pietra calcarea che sono stati restaurati e consolidati. Giochi in legno sono stati allestiti avendo come suggestione la riproposizione della città antica da conquistare: la torre posta al centro, le capanne in legno per l’accampamento dei soldati, il fortino posto in piano. Un teatro all’aperto realizzato sfruttando la forte pendenza naturale del terreno è un elemento del progetto a cui non si è voluto rinunciare: esso sarà il luogo per le rappresentazioni all’aperto della città. Dalla postazione dell’area didattica si gode un panorama straordinario e una teca illustrativa con l’altorilievo in ottone che riproduce l’antico Pomerio e le fortificazioni di Porta Sorda, raccontano la storia del luogo (anche i non vedenti, attraverso il tatto, potranno “leggere” la forma del monumento). Sono state recuperate anche un’antica macina in pietra scalpellata che probabilmente apparteneva all’edificio del frantoio (adiacente alla cattedrale di Santa Maria) e due bellissime pietre scalpellate del XVI sec. appartenenti alla Porta Sorda che, oggi, fanno parte dell’allestimento della fontana del giardino.

 

31 Dicembre, 2012 - Nessun Commento

BUON 2013!

Un augurio spontaneo e amichevole per un nuovo anno all’insegna dell’ottimismo, o almeno di una ripresa dell’ottimismo. Tocca ad ognuno di noi contribuire a cambiare il nero con il rosa e ad allargare le prospettive, singole e della società, all’insegna dello spirito di iniziativa, del lavoro intelligente e della solidarietà, che i cattolici chiamano, giustamente, carità. Insomma, rimbocchiamoci le maniche, scambiamoci gli auguri, ma trasformiamo gli auguri in concretezza di agire, ciascuno secondo le proprie possibilità.

Solo così il 2013 sarà un “buon” anno nuovo.

31 Dicembre, 2012 - Nessun Commento

LIBRI RICEVUTI

Per chi ama la lettura, credo che uno dei punti di forza di un buon anno nuovo debba essere il progresso del sapere e della voglia di conoscere. E la lettura è sicuramente un mezzo fondamentale, per cui sembra di buon auspicio aprire il secondo anno di questo Blog con un cenno ai libri ricevuti. Che sono due, entrambi riferiti all’area pontina.

 Antonio Polselli, Latina bene culturale, un progetto dell’Università Popolare Latinense, 314 pagine, Latina, dicembre 2012, s.i.p. Si articola in un indice che comprende la memoria (storia del territorio), la storia del recente passato, Littoria; Latina, città moderna; una piccola galleria di personaggi e protagonistio della città e un’appendice con: una bibliografia essenziale, un inno a Latina e un comodo indice dei nomi.
 Luca Falzarano, Le case coloniche, linee guida per uno studio e la valorizzazione dei poderi di fondazione, Latina dicembre 2012. Svolge una analisi delle diverse tipologie dei poderi della bonifica seguendo un indice che affronta questi argomenti: introduzione alla casa colonica; testimonianze dal Podere 2904; dalle paludi romane e pontine; cartografia storica; la vita contadina. Il libro contiene inoltre schede a colori sui caratteri tipologici delle case coloniche dell’agro pontino, sui caratteri costruttivi delle stesse case coloniche, con una galleria di foto storiche dei poderi e della situazione di alcuni di essi oggi.