29 Settembre, 2022 - Nessun Commento

IL SINDACO COLETTA FACEVA PAURA ALLA MAGGIONZA DI DESTRA ?

Esercitare piccole “vendette politiche” con gli strumenti forniti
dalla democrazia, non pare un buon inizio di attività della destra
pontina. La destra, che siede in grande maggioranza nel Consiglio
comunale di Latina, forse per “vendicare” la duplice sconfitta subita
ad opera di Damiano Coletta, rieletto Sindaco nell’ultima
consultazione per ben due volte (al ballottaggio e nel “recupero”
delle sezioni elettorali bocciate dal Tar), malgrado disponga di un
agguerrito nucleo di Consiglieri, ha fatto dimettere tutti i suoi
rappresentanti subito dopo l’insediamento ed ha, pertanto, avviato il
meccanismo dello scioglimento dello stesso Consiglio,  di un nuovo
commissariamento e di una nuova elezione a breve. Come se ce ne
fossero mancate negli ultimi mesi. Ed ha provocato una spesa
aggiuntiva alla finanza pubblica.

Perché è sbagliata questa “vendetta”? Perché se avessero accettato
Coletta come Sindaco avrebbero potuto condizionarlo in tutti i modi e
imporre la propria politica, ma avrebbero dovuto confrontarsi con
quella del Sindaco avversario.

Eliminando Coletta dimostrano che la loro forza doveva misurarsi con
quella del Sindaco uscente (che temono: insomma è un gesto di
debolezza), in un confronto che, evidentemente, temevano. Togliendosi
di mezzo uno scomodo avversario hanno, invece, dimostrato di volere
governare senza impacci e senza controlli politici diretti e imporre
un proprio sindaco senza confronti con nessuno. Ma perché temono
questa normalissima regola democratica?  La mia risposta si desume
dalle domande.

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