29 Giugno, 2022 - Nessun Commento

LA MAGA CIRCE DI DON CARLO RINALDI

carlo rinaldiDon Carlo Rinaldi è il parroco  della parrocchia di Santa Maria degli Angeli (o della Mercede)  a La Cona di San Felice Circeo. E’ uno dei Veneti che emigrarono in Agro Pontino ai tempi della bonifica, e vi è rimasto incardinandosi con grande affetto nella comunità pontina. Sono uno dei suoi parrocchiani “migranti”, ossia non fisso: vado alle sue messe quando d’estate vado a prendere un po’ di sole al Circeo o nei giorni di festa vado a farvi una passeggiata. Don Carlo è un uomo senza un filo di sovrabbondanza nel corpo, ma dà lo stesso la sensazione di essere un omone. Quando poi dall’altare celebra il rito e spiega le Letture è ancora più autorevole. Afferra il suo microfono, guarda la grande sala che d’estate è solitamente affollata e comincia a tuonare (pardòn a parlare) non facendo sconti a nessuno se si accorge che il fedele è distratto, se dà fastidio muovendosi, se un cellulare squilla, se, insomma, il fedele non è bene inserito nella funzione religiosa e nel momento liturgico. Parla un italiano gentile e scorrevole che non riesce a nascondere le chiare tracce della sua provenienza “forèsta”, cioè lontana da qui. Se debbo dirla tutta, mi ricorda a volte il letterario guareschiano don Camillo, quello che si
confrontava continuamente con Peppone (non è il casus loci), e che prendeva a sberle quelli che in chiesa non si levavano il berretto dalla testa.

Fatta questa lunga introduzione, voglio dire di don Carlo letterato e ricercatore. Qualche anno fa don Carlo ha deciso di dedicarsi alla ricostruzione del mito circeiano della Maga Circe, mito che permea
tutto l’ambiente e che di recente è tornato di attualità perché la testa della maga, rotolata dal vertice del monte Circeo, staccata dalla statua cui apparteneva e che non è stata trovata, è tornata a casa dopo restauri e studi su di essa che l’hanno tenuta lontana qualche anno. A scanso di equivoci, nota essendo l’attività della maga che catturava uomini e li trasformava i porci, don Carlo fece prefare quel libro dallo stesso vescovo diocesano, monsignor Mariano Crociata. Dopo quel libro (che si chiamava un po’ anonimamente “San Felice Circeo. Rassegna”, ora Don Carlo le ha dedicato un secondo gradevole libro all’argomento, intitolato “La Maga del Circeo”, stampato da Nuova Grafica 87 di Pontinia. Lo ha presentato a Latina presso il MUG – Museo Giannini e ha intrattenuto il pubblico illustrando questa sua opera arricchita da una serie di interessanti immagini del mondo della maga, a partire dal mito fino agli odierni cartoons di Sergio Toppi, disegnatore milanese scomparso qualche anno fa. E’ un racconto per immagini, dunque, che viene a completare quella che può definirsi la storia del mito contenuta nel primo libro. Non a caso questo secondo libro si chiama “La Maga del Circeo. Rassegna culturale iconografica. Catalogo”. E’, appunto, un catalogo con le sue brave didascalie e le sue efficaci illustrazioni, che può divenire un piccolo ma importante vademecum sui binari della leggenda di Odissèo-Ulisse e dell’odierna stazione turistica di San Felice Circeo. Vale la pena tenerlo in libreria e consultarlo quando serve.

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