L’ISOLA CHE E’ SPARITA: C’E’ UNO STUDIO DIETRO QUELLA DECISIONE?
E’ davvero difficile restarne fuori. Intendo parlare della ex “isola pedonale”. Era sopravvissuta a diversi sindaci, diverse maggioranze politiche, diversi appelli di qualche commerciante che desidera avere clienti motorizzati. Alla destra di AN sono bastati pochi mesi per smontare un “giocattolo” che era ormai diventato un patrimonio della città. Una delle più ampie piazze d’Italia, che aveva calamitato spese per spartitraffico e impedimenti per gli accessi abusivi, è stata restituita alla sosta delle auto. Con un can can di polemiche che si susseguono da giorni. Il tutto sapete per quanti posti auto? Una trentina, inclusi tre stalli per disabili. Ma è stata realizzata anche una pista ciclabile, rossa e costosa. Ma gli amministratori assicurano che durerà poche settimane. Ne è stata prevista la cancellazione nello stesso momento in cui essa veniva dipinta con vivaci e allegri colori da campo-da-tennis.
Personalmente viaggio a piedi in città, per cui a quei trenta stalli non sono interessato né d’estate, né d’inverno. Ma sono cittadino di Latina da diversi decenni, per cui mi preoccupo un po’ per la gestione dei soldi. Non sono molti? Sono punti di vista. Tra abbondanza di vernice bianca (che viene risparmiata per le strisce pedonali!) e rosso-ocra, segnaletica orizzontale sbagliata, e promessa di prossimo venturo smantellamento, mi sembra davvero una cosa poco saggia. E niente affatto conveniente. Ma, non sapendo se quei posti-macchina saranno soggetti alle leggi del pagamento della sosta (le strisce sono bianche, non blu come in tutta la Città) viene da pensare che quei trenta posti saranno ideali per i consiglieri comunali quando il Civico Consesso sarà convocato. Ma sono malignità.
Piuttosto, una domanda nasce spontanea: gli Amministratori pensano di aver risolto il problema dei parcheggi sottraendo una piazza-isola pedonale alla libertà dei cittadini che non amano le macchine dappertutto, o dei ragazzi che si divertivano con lo skate board e con le bici e che ora sono stati privati dello spazio indispensabile ai loro giochi in sicurezza?
Per quanto ne so – e cerco di seguire, come tutti i cittadini, le cose che riguardano la Città in cui vivo – non mi risulta che questa balzana decisione sia stata assunta dopo aver effettuato un serio
studio sui volumi e le direttrici di traffico che intasano le vie di Latina. Non credo che, almeno negli ultimi anni, sia stata mai eseguita una rilevazione dei numero delle macchine che esistono a
Latina e di quelle che provengono ogni mattina dai centri vicini. E come è nata, allora questa balzana decisione? Non lo so, ma mi piacerebbe saperlo.
Io ho una mezza idea di come il Comune dovrebbe agire, ma me la tengo per me per non essere giudicato presuntuoso. Ma sono disposto a cederla gratuitamente all’Assessore al traffico e agli Assessori con lui collegati.