18 Ottobre, 2021 - Nessun Commento

DAMIANO COLETTA E’ ANCORA SINDACO DI LATINA

WhatsApp Image 2021-10-18 at 21.46.11 WhatsApp Image 2021-10-18 at 21.46.43 (1)LATINA –  Era accaduto anche nel 2016, giugno 2016, quando Damiano Coletta aveva vinto subito dopo un ballottaggio che lo aveva visto trionfare con il 75% dei consensi ed essere proclamato sindaco di Latina. E’ accaduto anche stavolta: Damiano Coletta ha trionfato in una battaglia che avrebbe dovuto vederlo soccombente, dopo il primo turno di elezioni.

Il suo avversario, Vincenzo Zaccheo, rappresentante di una destra sconquassata e frantumata, aveva chiuso le prime due giornate con un robusto 13% di voti in più. Vincere poteva essere solo una disperata speranza. Quella disparata speranza si è puntualmente rinnovata e Damiano Coletta, uomo “civico” per eccellenza, ha riportato ancora una maggioranza schiacciante, lasciando, al ballottaggio, l’avversario ad oltre 9 punti di distanza.

E la gente ha gioito. Un attimo dopo che un giovanissimo estrapolatore di statistiche elettorali aveva proclamato che Damiano Coletta era stato confermato Sindaco di Latina, si è scatenato un putiferio di gioiosa esultanza da parte di una folla di almeno millecinquecento persone che si sono radunate all’ingresso del Palazzo Municipale per gridare la loro grande contentezza. Urla, cori divertenti, e in quel bailamme di gente felice un Damiano Coletta che ci ha creduto fino alla fine. Si è confermato un legame quasi personale tra lui e la Città che lo ha eletto. Pallido per la stanchezza, ma con gli occhi che sprizzavano gioia, ha stretto mani, fatto dichiarazioni, ringraziato i presenti che non lo lasciavano parlare, ha sovrastato con il suo atteggiamento composto e sereno l’entusiasmo popolare equello dei giovani.

Damiano Coletta è “uomo civico”, e si appresta ad affrontare il capitolo n. 2 della sua amministrazione, volta a ripulire un po’ di angolini polverosi, a riportare nell’amministrare la trasparenza che tutti invocano e che pochi attuano, a confrontarsi con i giganteschi problemi che molte amministrazioni di centro-destra gli avevano lasciato in eredità. Aveva raccolta una città in macerie: i servizi pubblici non esistevano più, falliti o scombiccherati da un pessimo modo di amministrare. Ed ora doveva confrontarsi di nuovo con Vincenzo Zaccheo, che aveva contribuiti a creare quei problemi durante il suo sindacato.

Non sono critiche che lanciamo a caso. Sono notizie che abbiamo lettodalle pagine di un libro di Andrea Stabile (anche lui uomo di destra)che aveva riportato con una diligenza di cui Zaccheo avrebbe fatto a meno volentieri, pagine e pagine di documenti della Procura dellaRepubblica di Latina. Quei documenti non erano approdati ad alcuno sbocco negativo per Zaccheo. Era stato lasciato trascorrere troppo tempo perché non sopravvenisse la prescrizione. E Zaccheo aveva accettato passivamente la prescrizione.

Ma Zaccheo ha fatto di tutto per darsi colpi di zappa sui piedi. Ha detto che avrebbe ripreso in mano la metropolitana di superficie Latina-Ferrovia, che lo aveva fatto imputare di truffa; aveva promesso di riprendere in mano la storia ex Icos, che era costata al Comune (cioè ai cittadini) di Latina) 200 milioni di costi in più in un’asta che Stabile ha ricostruito nei nascosti dettagli; aveva promesso di “salvare” la spiaggia di Latina “con i frangiflutti”, dopo che i primi frangiflutti avevano causato l’erosione di chilometri di spiaggia, fin quasi a Sabaudia. Forse la gente non lo ha perdonato nel momento decisivo del ballottaggio.

Ma Zaccheo voleva rappresentare la destra pontina avendo alla sua opposizione una parte importante della destra pontina. Che non lo ha votato. Ha perso almeno millecinquecento voti al primo turno; ne ha persi molti di più al secondo e decisivo. Troppa fiducia in una vittoria che sembrava scontata? Incapacità di capire l’aria che tirava nel ballottaggio? Anche un po’ di presagi, dopo che il suo comizio di chiusura con il massimo parterre della destra nazionale (Tajani, Salvini e Meloni) era stato interrotto da un pesante acquazzone.

Presagio o disattenzione o incapacità di capire l‘aria elettorale? Quando un Uomo cade, nessuno deve compiacersi. Zaccheo è caduto in malo modo, quando era convinto di avere raggiunto un traguardo di  prestigio. Non sarà il Sindaco di Latina di queste elezioni amministrative 2021. A lui va tutta la comprensione umana. A Coletta tutta la soddisfazione che ha meritato.

Ed ora cosa accadrà? Il primo turno ha dato la maggioranza dei seggi alle liste della destra affiliate a Zaccheo. Coletta sarà un Sindaco con un Consiglio minoritario. In America chiamano questa situazione col nome di “anatra zoppa”. Coletta interpreta la politica da uomo onesto e dedito al servizio. Ma anche da uomo pratico. Non può sprecare questa vittoria. Del resto il Consiglio comunale dipende dalle sue decisioni. Cosa farà? Se vuole governare dovrà stringere un compromesso con una o più liste avverse. Forse in testa c’è la lista del Partito Liberale Europeo di Annalisa Muzio, che al ballottaggio non ha “portato” Zaccheo e, quindi, non si è “compromessa” per una intesa politica.

Cosa accadrà? Lo vedremo nei prossimi giorni. E  intanto Damiano Coletta si appresta a cingere ancora la fascia tricolore di Sindaco.

Auguri a tutti noi cittadini di Latina.

 

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