QUANDO BONIPERTI MI MANDO’ QUESTA FOTO
Conservo questa fotografia dal 1948, quando mia Madre me la procurò attraverso un medico di Jesolo che lei conosceva e che aveva qualche rapporto con la Juve. Accompagnò la fotografia con una maglietta da calcio che aveva fatto lei stessa con i ferri e la lana, divisa in due colori verticali: il bianco e il nero. Io ero stato “convertito” a seguire la Juventus proprio quell’anno, da un amico della provincia napoletana che si chiamava Giorgio Martinelli e del quale non so più nulla da allora.
Sulla fotografia c’era una dedica scritta in bella grafia e con una penna stilografica (le biro ancora non esistevano), Diceva “Al piccolo Pier Giacomo Sottoriva con simpatia, Giampiero Boniperti”. Oggi, purtroppo, è pressoché illeggibile, sebbene abbia tentato in questi 70 anni trascorsi di conservarla con molto amore. Per me la Juve è stata per tanti anni Boniperti, detto Marisa per quei suoi capelli biondi e ondulati. Non lo guardavo in televisione, non esistevano le riprese.
Mettevo sulla scheda della Sisal, due colonne che giocavo ogni settimana, il segno della vittoria sul pronostico della Juve. Ma a
quei tempi la Juve era soprattutto una squadra che si ispirava alla gioventù, che era nata da pochi decenni, e che suscitava tanta
simpatia in un pubblico che già da quel tempo si spandeva tra l’Italia Piemontese o Milanese e quella Napoletana e Siciliana. Io ero uno di quei tifosi. E oggi ricordo Giampiero Boniperti morto a 92 (quasi 93) anni con un affetto mai venuto meno. Quella fotografia me lo rendeva parente, più che amico. Mi ha seguito dappertutto, l’ho sempre portata dovunque sia andato ad abitare e l’ho sempre puntualmente ritrovata.
Ora la mostro su questo blog con tristezza per la morte di Boniperti, ma con il piacere di mostrare questo trofeo ormai davvero storico.
Forza Juve!