PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
AMPLIATA LA FASCIA DI APPLICAZIONE SCIENTIFICA
Finalmente una buona notizia che riguarda il Parco nazionale del Circeo, dopo i ripetuti attacchi ai qauali era stato sottoposto in questi ultimi anni. Era sembrata la ripetizione di una guerra già vista, quando negli anni Sessanta-Settanta si scatenò una guerra contro il Parco, che fu vinta grazie alla grinta del Direttore dottor Enrico Ortese e alla convinta alleanza del Ministero dell’Agricoltura e Foreste, diretto dal professor Pario Alessandrini. Quella battaglia, che aveva portato l’Unesco a minacciare la cancellazione del sito dall’elenco dei luoghi di pregio internazionale, anche ai fini dei vari progetti scientifici che vi si possono svolgere, si concluse con l’esproprio dei laghi di Caprolace, Monaci e Fogliano, dopo che lo stesso Unesco aveva riconosciuta l’area come determinante ai fini del progetto Man and Biosphere, che è un anello di una catena di salvaguardia della Biosfera dai pericoli incombenti di decadimento, e a tutela dell’Uomo stesso.
Gli episodi negativi degli ultimi anni – polemiche, aggressione al lago, abusi diffusi e impuniti, rischio di distruzione di monumenti antichi che fanno parte del complesso tessuto bio-culturale del Parco, ecc – sembravano ripetere quelli, pur diversi, di 30 anni fa. E la conclusione di questa nuova battaglia è stata ancora una volta positiva, dopo che, ancora una volta, l’Unesco aveva minacciato di cancellare il Parco dal Progetto Mab (mMan and Biosphere) se non si fosse adeguato alle nuove norme introdotte in sede internazionale. E’ accaduto che – alleluja! – tutti gli enti locali, Regione, Provincia e Comuni interessati, hanno votato una nuova petrimetrazione della stessa area Mab. La nuova riperimetrazione è stata discussa in seno alla Comunità del Parco Nazionale del Circeo ed è stata predisposta dagli uffici tecnici dell’Ente Parco e riscontrata con gli uffici tecnici dei Comuni competenti. Questa non comporta alcuna apposizione di nuovi vincoli, estende la Riserva della Biosfera UNESCO dalla foresta alla fascia costiera comprendendo anche i laghi costieri e il promontorio del Circeo e crea intorno una fascia di rispetto comprendendo anche importanti zone agricole esterne al Parco. L’impegno che le Istituzioni si stanno assumendo nei confronti dell’UNESCO è quello di mantenere, rafforzare, promuovere e valorizzare le caratteristiche ambientali, naturalistiche, paesaggistiche e culturali di questi territori. Pertanto occorre adesso che gli Enti indichino le iniziative che in tal senso intendono assumere attraverso un accordo di programma che necessita di rapidi tempi di approvazione, auspicabilmente entro gennaio. Solo questo completerà gli atti necessari all’UNESCO per rinnovare il riconoscimento della Riserva MAB (Man and Biosphere).
“Non abbiamo mai colto le opportunità in un riconoscimento UNESCO che già avevamo” ha dichiarato il Presidente del Parco del Circeo Gaetano Benedetto. “Forse perché essendo stato sino ad oggi legato alla foresta era percepito come un riconoscimento di un qualcosa appartenente ad altri, già tutelata e comunque non legata ad iniziative di sviluppo di competenza degli Enti Locali. L’estensione del perimetro apre nuove prospettive. Trattandosi sostanzialmente di un marchio di qualità territoriale incrocia potenzialmente l’offerta turistica, quella storico culturale, quella dei prodotti; crea inoltre occasioni per ricercare finanziamenti per progetti di tutela e di sviluppo sostenibile legato alla fruizione del territorio, alla conoscenza dei valori in esso presenti”.