3 Marzo, 2015 - Nessun Commento

A BARI OPERE DEL COMUNE DI LATINA NELLA MOSTRA SU CAMBELLOTTI

FONTE DELLA PALUDELATINA – Anche Latina sarà presente alla Mostra che si terrà presso il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese di Bari dal 27 febbraio al 14 giugno 2015 “Duilio Cambellotti. Le grazie e la virtù dell’acqua”. L’occasione è il primo centenario dell’anno dell’acqua nelle terre pugliesi, e attraverso la mostra si vuol narrare il lungo percorso artistico di Cambellotti evidenziandone a tutto tondo la sua personalità poliedrica.

Il Comune di Latina ha aderito alla richiesta del Comune di Bari di prestare alcune delle opere di Cambellotti, nella convinzione di far cosa utile per la buona riuscita della mostra stessa, e far conoscere e promuovere alcune delle opere migliori che sono custodite presso i nostri Musei. Tra le nostre opere presenti a Bari, l’esemplare unico in bronzo della “Fonte della Palude”, ideazione tra le più note dell’artista e tra quelle che comportano una più lunga elaborazione, interessando oltre un quarto di secolo dell’attività cambellottiana. Ma anche la zuccheriera e caraffa del 1923 con decorazione con motivo di conchiglie, il piatto circolare decorato in monocromia blu con chiocciola chiusa entro tondo, il piatto con spiga con lungo stelo, e il Manifesto per le scuole per i contadini dell’Agro Pontino. “Per Latina – sostiene l’Assessore alla Cultura Marilena Sovrani – questa partecipazione è motivo di vanto perché premia la scelta di dedicare all’artista un Museo dove sono raccolte una considerevole quantità di opere donate da parte dell’Archivio Cambellotti, che spiccano per qualità e testimoniano l’impegno culturale e civile dell’artista nei confronti dell’Agro Pontino. questa partecipazione deve rappresentare un importante passo verso una politica di promozione del patrimonio culturale che deve proseguire anche attraverso una serie di eventi ed iniziative che siano in grado di rilanciare i nostri Musei”.

20 Febbraio, 2015 - Nessun Commento

Una cartolina al Podestà del Circeo dal campo di concentramento di Visco

cartolinaUna cartolina che reca la data del 22 maggio 1943: è stata trovata in un’ anonima pratica amministrativa del Comune di San Felice Circeo (Latina), bella e nota stazione balneare, ricordata dal mito come la patria della Maga Circe, e del lungo soggiorno di Ulisse durante il suo ritorno ad Itaca, messa quasi dirimpetto alle isole di Zannone e Ponza, poche miglia di mare là dirimpetto. La cartolina, inviata al podestà di San Felice Circeo, si fa notare per due ragioni: per la località dalla quale proviene, il “campo di concentramento di Visco (Udine)” e per la scritta che ne attraversa la parte destinata alle comunicazioni: “VINCEREMO!”. Come è noto non andò in quel modo, andò molto peggio e forse quel campo è in qualche modo uno dei “bilanciamenti” (orrenda parola per un orrendo concetto) di quel che accadde a fine guerra sul Carso triestino e sloveno. Stavolta a danno degli Italiani, visto che il campo di Visco serviva per internarvi gli “slavi” ostili al fascismo. Non avevo mai sentito parlare di Visco, e se non fosse stato per quella cartolina, sarei rimasto in quella verginità concentrazionaria italiana (il campo di Fossoli era in Italia, ma era tedesco; e San Sabba a Trieste era appena diverso). Sono andato su Internet a cercarvi informazioni ed ho trovato una descrizione di Marco Baroni, fatta nel 2013 a ridosso della “giornata della Memoria” di quello anno. Anche quella è Memoria. Eppure quella descrizione di Marco Baroni ha suscitato reazioni che mi hanno meravigliato, scritte sulla onda di una radicata ma non veritiera convinzione che gli Italiani siano stati sempre “brava gente”, anche quando si trattava di combattere, di ammazzare, di segregare. Siamo uno dei Paesi che hanno provocato il Secondo conflitto mondiale e siamo uno dei pochi Paesi al mondo che hanno sempre evitato di fare esami di coscienza. E basta qua. Per sola curiosità, la persona che firma la cartolina indirizzata al Podestà di San Felice Circeo (e che immagino si trovasse a Visco nello esercizio delle sue “funzioni” di fedele servitore della patria fascista) era davvero una brava persona, che ho anche conosciuto e che ha rivestito incarichi pubblici anche nel dopoguerra in terra pontina. Ne conservo anche un buon ricordo, lui sempre sorridente, gioviale, cordiale. Spero che abbia mantenuto questo suo carattere anche dietro le recinzioni di filo spinato di Visco.

10 Febbraio, 2015 - Nessun Commento

PATTO DI AMICIZIA TRA LATINA E TREVISO

foto-treviso-300x225Latina e Treviso hanno deciso, attraverso i rispettivi Sindaci, Giovanni Di Giorgi e Giovanni Manildo, di stringere un patto di amicizia tra le due Città. I due Sindaci si sono incontrati a Treviso, dove hanno gettate le basi per un accordo che trae fondamento da antichi e intensi legami storici e culturali nati con la fondazione della città di Littoria e con la bonifica dello Agro Pontino.

“L’obiettivo di intraprendere percorsi comuni e scambi culturali – scrive in una nota il Sindaco di Latina – per affermare e tramandare la memoria storica che unisce le due città è data soprattutto dalla attiva presenza della comunità trevisana di Latina che già da tempo porta avanti simili iniziative in collaborazione con il Comune di Treviso”. Si pensa a scambi culturali che coinvolgeranno le scuole e per i quali i rispettivi Assessori alla cultura sono già al lavoro. “E’ un piacere essere qui a Treviso e portare i saluti della nostra città ad una città che ci è molto vicino nella storia e nella cultura. A Latina ci sono tante tracce della vostra presenza, nelle tradizioni, nella lingua, nei cognomi delle famiglie. Da qui sono partiti in molti per venire a bonificare le nostre terre e a far nascere la nostra città. Un contributo prezioso e indimenticabile – ha affermato il sindaco Di Giorgi – per questo invito ufficialmente il sindaco di Treviso a venire in visita a Latina in occasione del prossimo anniversario della fondazione della città.” Il sindaco di Treviso ha accolto con piacere l’invito apprezzando il gesto e le parole spese per la sua comunità. Presente all’incontro anche l’assessore Marilena Sovrani, che ha avuto un colloquio con il collega alla cultura di Treviso.

 

 

 

 

 

 

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