9 Agosto, 2020 - 2 Commento

IL SINDACO E IL CONSIGLIO COMUNALE UN MANUALE DELL’ANCI SUL BUON SAPERE

colaciccoFrancesco Colacicco, minturnese da esportazione, è stato (ma lo è tuttora come autorità docente) uno dei maggiori e seri rappresentanti dell’alta burocrazia che non abbia perduto il senso del realismo e del limite  e che sappia ancora sorridere mentre espone la sua dottrina sugli Enti Locali. Ha fatto esperienze importanti: scuole secondarie superiori a Formia, presso il Liceo Ginnasio Vitruvio Pollione, poi segretario comunale in una quantità di Comuni importanti, dove ha portato, insieme alla sua sorridente bonomia e alla sua calma serafica, la certezza del dirigente che sa il fatto suo, ma senza presunzione, per concludere nel migliore dei modi la sua bella carriera; prima, come Segretario Generale dell’Amministrazione Provinciale di Latina, e infine come Segretario Generale della Provincia di Roma. Attraverso queste attività  ha assunto un patrimonio di capacità gestionali che hanno sempre portato negli Enti che ha amministrato per la parte di competenza, la certezza di ciò che faceva, perché sapeva cosa fare; e la serenità dell’uomo  sicuro della sua onestà e della sua preparazione, il che ha consentito anche alla Parte Politica di giovarsi di un clima di sicurezza con il quale ha potuto svolgere tranquillamente i propri doveri senza isterismi, polemiche e manifestazioni grossolane.

Ora Francesco Colacicco, che ha deciso di ritirarsi dal lavoro ufficiale, ha continuato a dispensare insegnamenti mettendo a disposizione la propria competenza. Ha, difatti, scritto, con il patrocinio dell’ANCI, un piccolo e formidabile libro che ha il titolo inequivocabile di “Il Sindaco e il Consiglio comunale”, un titolo breve che dice tutto quello che il libro vuole dire, con la stringatezza e la semplicità che i titoli dei libri oggi spesso non hanno.

Con la prefazione di Lucio D’Ubaldo, già Segrerario generale dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, assessore nel Comune di Roma, e Presidente dell’Agenzia per la Sanità del Lazio, il libro di Colacicco è introdotto da una breve e rigorosa illustrazione dei poteri statutari degli Enti locali, e dei limiti che essi incontrano, per passare poi, attraverso brevi e compiuti paragrafi, a illustrare tutto ciò che la legge sugli Enti locali, la 267/2000, attribuisce in competenze, poteri e confini dell’attività del Sindaco e del Consiglio comunale, partendo dalla elezione e arrivando alla fine del mandato e allo scioglimento dell’organo collegiale. Si deve, perciò, parlare di un prezioso manualetto da tenere sempre sulla scrivania di chi opera nell’ambito pubblico, per una consultazione rapida, chiara e definitiva. L’Anci ha patrocinato la pubblicazione e l’ha editata sotto il marchio del Centro di Documentazione e Studi della stessa Anci. Le copie verranno distribuite a Comuni e Province gratuitamente, e ciò attesta la garantita utilità di questo manuale del buon sapere.

7 Agosto, 2020 - Nessun Commento

PRO DOMO MEA

Ho avuto l’onore e l’orgoglio di ricevere dalle mani del Sindaco di
Minturno dottor Gerardo Stefanelli l’attestato di conferimento alla
mia persona della Cittadinanza Onoraria di Minturno. Le motivazioni
riconducono ai molti anni che dedicai alla gestione del Teatro Romano
di Minturnae e delle sue Stagioni di Spettacoli Classici, durate per
oltre un quindicennio, ma iniziate con un un’attività di volontariato
quando il dottor Mario Costa, all’epoca Presidente dell’Ente
Provinciale per il Turismo di Latina, avviò il suo progetto di
restauro e riuso del Teatro dell’antica città di Minturnae. La
cerimonia è avvenuta nella Sala consiliare, presente la Giunta
comunale e il presidente del Consiglio comunale, il 3 agosto,
giorno nel quale ricorre l’anniversario del ricevimento da parte di
Minturno della Medaglia d’Oro al Merito Civile per gli eventi bellici
del 1943-44 in cui si trovò coinvolta sul terminale tirrenico della
Linea Gustav.

LA MEDAGLIA Insieme all’attestato il sottoscritto ha ricevuto una copia della
Medaglia al Merito Civile che qui riportiamo.

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22 Luglio, 2020 - Nessun Commento

L’associazione Linea Gustav ricostruisce la storia dei Vigili del Fuoco Asperti ed Enotrio e chiede che venga loro intitolata la sede del distaccamento di Castelforte

aspertiL’Associazione Linea Gustav Fronte Garigliano di Castelforte, presieduta da Giuseppe Caucci, ha aggiunto un altro pezzo alla sua benemerita azione di ricostruzione e conservazione della memoria dei terribili fatti d’arme che si svolsero sulle colline di Castelforte e SS Cosma e Damiano, oltre che di Minturno, quando fino all’11 maggio 1944 la linea di difesa invernale allestita dai tedeschi nel tentativo di frenare la risalita delle truppe alleate, l’area fu investita dalla “Operazione Diadem” che portò alla rottura del fronte e alla fine della “battaglia di Cassino”. In effetti, la battaglia di Cassino si concluse proprio sulle aspre colline che circondano Castelforte e SS Cosma e Damiano, dove le truppe marocchine del Corpo di Spedizione Francese ebbero il sopravvento sui difensori tedeschi della Gustav e li costrinsero in 48 ore ad abbandonare la linea di difesa e ad iniziare il ritiro verso Roma.

L’Associazione, dopo aver allestito l’unico museo della Seconda Guerra Mondiale in provincia di Latina, recuperando armi, divise, elmetti, apparecchi bellici meccanici, radio e oggetti personali dei Caduti sulle aspre pietraie, ha ora messo a segno un’altra bella iniziativa; il recupero pieno della memoria di due Vigili del Fuoco in servizio al Distaccamento di Castelforte e la richiesta di intitolazione dello stesso Distaccamento al loro nome. Si tratta del Vigile Giacomo Luigi Asperti e del Vigile volontario Vincenzo Enotrio.  Protagonista di questo piccolo ma significativo recupero è stato il figlio di Asperto, Battista che oggi risiede a Mozzonica in provincia di Bergamo, dove si è trasferito da tempo e dove ha messo famiglia. Opera come agente della Polizia locale.
Ascoltando il ricordo orale sul padre Giacomo dalla bocca della nonna, Asperto si è messo a caccia dei particolari che determinarono la morte del padre e del suo collega, ed ha così’ ricostruito la vicenda. Il 19 gennaio 1944, tre giorni prima dello sbarco alleato ad Anzio-Nettuno, l’area di Castelforte e Minturno fu battuta a lungo dai cannoni marini e da aerei nel quadro di un’azione di fiaccamento delle truppe tedesche. Le esplosioni provocarono molte vittime. Nel tentativo di dare soccorso a due di esse, Giacomo Asperto e Vincenzo Enotrio caricarono su un automezzo del Distaccamento Vigili del Fuoco i feriti e si avviarono sotto un fuoco massiccio verso le unità sanitarie di Formia. Nel corso del trasporto, eseguito con tutta l’urgenza richiesta dalle gravi ferite riportate dai due assistiti ma anche con tutti i pericoli che il bombardamento presentava, il veicolo di soccorso venne centrato da una bomba che ferì gravemente anche i due Vigili del Fuoco. Asperto morì subito, aveva 31anni, la moglie e quattro figli da 8 a 2 anni. La donna perse a sua volta la vita qualche mese dopo nei pressi di Littoria dove si era trasferita e i bambini crebbero affidati all’amore dei nonni e dei parenti più stretti, ma nel costante ricordo dei genitori, alimentato dai racconti della nonna. Battista  Asperto fece della ricerca di notizie sul padre un suo obiettivo di vita e finalmente è riuscito a ricostruire gli
eventi e a dimostrare il coraggio disperato del padre e del suo collega che per portare soccorso a cittadini feriti, non esitarono a
mettere a repentaglio e a perdere la loro stessa vita.

L’intitolazione del Distaccamento di Castelforte dei Vigili del Fuoco di Latina, diventò obiettivo dell’Associazione Linea Gustav  ed è una parziale compensazione di 80 anni di dimenticanza di un episodio che ora è stato ricostruito ed ha restituito la dignità della conoscenza dell’eroismo ai due Vigili del Fuoco. L’Associazione merita di essere sostenuta in questa sua azione di conferimento di un riconoscimento a due servitori dello Stato, E anche questa piccola testata è lieta di spendersi perché l’intitolazione avvenga nel più breve tempo.

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