22 Giugno, 2012 - 1 Commento

REGIONE: AZZERARE I VITALIZI E ANCHE I REGALI NATALIZI

Qualcuno s’è fatto promotore di un referendum popolare per abolire la pratica dei cosidetti vitalizi (a nostre spese) di cui godono i Consiglieri regionali del Lazio. I quali Consiglieri mentre, scambiando la loro funzione-missione politica per un “qualsiasi” lavoro, dopo aver ottenuto benefit di ogni genere negli anni di consiglierato, ricevono a fine carriera anche il bonus di un vitalizio (cinque anni per una pensione, alla faccia della riforma pensionistica applicata ai “povericristi”). Questo blog si associa al referendum, e vota SI’, anche se nutre molte perplessità circa il un buon esito di questa iniziativa: essa, per essere attuata, richiederebbe una palingenesi/conversione da parte di quegli stessi politici che si sono attribuiti i vitalizi. Leggi tutto »

15 Giugno, 2012 - 5 Commento

QUANDO MUSSOLINI RIFIUTO’ LITTORIA

Latina festeggia quest’anno i suoi primi 80 anni. Latina è ormai diventata, per popolazione, la seconda città del Lazio, e lo è anche per diversi altri parametri, sociali, economici e culturali. E’, insomma, una “città”. Quanto di peggio Mussolini avrebbe desiderato. La mitologia fatta con le ripetizioni acritiche e con le citazioni inesatte vuole che Mussolini sia stato il “fondatore” di Littoria (il primo nome). Anche questo è un errore. Mussolini dovette, invece, ingoiare il rospo della fondazione di Littoria, pur avendo dato il suo nulla osta al Commissario dell’Opera Nazionale Combattenti, il reatino Valentino Orsolini Cencelli, che gli aveva fatto la proposta di creare un insediamento organizzato là dove i terreni paludosi si stavano tramutandosi in “agro” pontino, in terreno coltivabile e frequentabile. Leggi tutto »

9 Giugno, 2012 - Nessun Commento

INPS, BUROCRAZIA E RISERVATEZZA
E QUALCHE SPESA EVITABILE

Questa storia è capitata a chi scrive. L’Inps gli richiede un certificato medico che, come tutti i certificati medici, a prescindere, è considerato “dato sensibile” e, quindi, soggetto al dovere di riservatezza, la c.d. privacy.

Il certificato viene portato alì’Inps, dove, dopo una fila insopportabile e inevitabilmente disordinata e a tratti litigiosa appena temperata dalla disponibilità dell’impiegata addetta a premere il pulsante che assegna il numeretto all’utente, a seconda del servizio richiesto (com’è noto, questa cosa ormai la fanno tutti senza intermediario: nelle banche, all’Agenzia delle Entrate, a Equitalia, negli uffici postali). Leggi tutto »