1. LA BELLA E ABBANDONATA SCUOLETTA DI CASAL DELLE PALME A LATINA
Forse la più citata scuola di Latina è una non-più-scuola. E’ la “scuoletta di Casal delle Palme”, oggi perfettamente inutilizzata, malgrado il denaro speso per restaurarla sotto la guida dei fratelli Cambellotti, Lucio e Adriano, diversi anni fa, ormai. E’ la più citata, ma, forse, anche quella della quale si sono dette alcune imprecisioni. Ad iniziare da chi donò il terreno per edificarla, da alcuni decenni identificato in Leone Caetani. Invece fu il fratello Gelasio a dare l’ettaro di terreno necessario. La cosa è importante anche per la buona ragione che Gelasio è l’unico dell’ultima stirpe dei Caetani – sei fratelli nati dal matrimonio tra Onorato, 14° duca di Sermoneta e l’inglese Ada Costanza Bootle Wilbraham – che abbia mantenuto integro il patrimonio fondiario che ricevette alla morte del padre. Gli altri fratelli (Leone, Roffredo, Giovannella, Livio e Michelangelo) per le più diverse ragioni cedettero le loro proprietà.
Ma torniamo alla scuoletta. Tra le carte di Gelasio Caetani (sono a Roma, presso la Fondazione Camillo Caetani) c’è una cartellina che contiene un interessante carteggio tra Alessandro Marcucci e lo stesso Gelasio, che traccia il percorso per la costruzione della scuola e, incidentalmente, fornisce anche notizie sulle scuole elementari delle vicinanze, ossia Doganella di Cisterna e La Botte (oggi Borgo Carso). Nel 1921, con R.D.L. 28 agosto, n. 1371, era entrata in vigore la normativa che delegava l’Opera contro l’analfabetismo ad agire anche in terra pontina attraverso l’Ente morale Le Scuole per i contadini dell’Agro Romano e delle Paludi Pontine, riconosciuto con R.D. 23 gennaio 1921. Quest’ente morale era presieduto dal minturnese Pietro Fedele, uomo di cultura, amico di Gelasio Caetani, studioso della storia e delle tradizioni del Lazio meridionale, Ministro per l’Educazione Nazionale, e maestro di quel Giorgio Falco che ha lasciato uno degli studi più intelligenti, documentati e completi sullo stato dei Comuni dell’attuale Lazio meridionale (pontino e ciociaro) in periodo medievale.
Era, invece, direttore dell’ente Scuola per i contadini un uomo che oggi è famoso, anche se spesso sconosciuto, quell’Alessandro Marcucci al quale è dedicata nella stessa scuoletta di Casal delle Palme una targa che ne riconosce le virtù di educatore che si batté per far trionfare l’educazione fra i bambini più sfortunati, i figli dei guitti e dei pochi agricoltori che abitavano e lavoravano nei pochi spazi praticabili della Palude pontina. Allievo, amico fedele e ammiratore di Giovanni Cena, l’apostolo dell’alfabeto, come fu definito con una espressione forse un po’ retorica ma che rende onore all’impegno di quel medico piemontese in favore dei malandati abitatori della palude, Marcucci scrisse il 9 ottobre 1922 a Gelasio chiedendogli di mettere a disposizione della sua organizzazione un locale di Palazzo Caetani a Cisterna, da utilizzare come centro logistico per le attività scolastiche che il suo Ente avrebbe dopvuto svolgere in palude. Era il primo passo che veniva formalmente compiuto coinvolgendo la famiglia Caetani, attraverso il riconoscimento dell’azione missionaria che i “maestri di Cisterna” compivano giornalmente per portare l’insegnamento nelle campagne intrise d’acqua, percorrendo l’Appia semi-allagata a bordo di calessini, di biciclette e di muli. (1-continua)
vorrei rintracciare qualcosa in più sulla costriuzione di casal delle palme e della scoletta