1 Ottobre, 2024 - Nessun Commento

DUE PROGETTI PER UNA FORMIA MIGLIORE

Finalmente anche Formia mette sul tavolo un programma di opere tendenti al recupero almeno parziale, delle sue antiche virtù di stazione balneare del mondo classico e dal primo Novecento, che era stata soffocata e sepolta sotto una colata di cemento che l’ha riempita di bruttissimi palazzoni, di strade impossibili che si
arrampicano sulle coste della collina che la protegge, sfigurandola e creando le condizioni per incidenti stradali. Ci riferiamo a due progetti apparsi in questi giorni sulle pagine dei giornali come frutto del lavoro dell’Amministrazione.

La passeggiata di Cicerone

La prima opera in programma è il recupero del fronte mare (al quale, stranamente, Formia è sempre rimasta distaccata: prima dal disinteresse che ha guidato la costruzione degli unici bei palazzi di cui dispone, quelli Novecenteschi di via Vitruvio (hanno le spalle voltate al mare); in seconda battuta, la più micidiale, dalla costruzione della cosiddetta Litoranea (Viale dell’Unità d’Italia) che, oltre a scontare la rottura dell’ambiente che costituiva il potenziale fronte-mare attrezzabile, aveva anche costituito la più clamorosa menzogna dei vecchi governi nazionali che dopo aver promesso un “parco archeologico”, lo hanno clamorosamente dimenticato e tradito. Sicché Formia non ha più, come città, un vero contatto col mare, impedito da una catena rumorosa, veloce, puzzolente e ininterrotta di camion, auto, autobus, motociclette che le precludono (le hanno precluso) ogni prospettiva di utilizzo del fronte mare, dalle spalle di Vindicio fino alla rotonda dei Carabinieri (o della superstrada). La passeggiata di Cicerone vuole riaprire un passaggio sul mare, libero da autoveicoli e ingombri vari: correrebbe su una strada-piattaforma marina sorretta da una palificazione nel mare, che comincia dalla Pinetina di Vindicio e finisce oltre il nucleo centrale della Città. Costerebbe la bella cifra di 5 milioni e mezzo di euro, ma consentirebbe ai Formiani e ai Turisti di riappropriarsi del “loro” mare. Speriamo che non faccia la fine della Pedemontana.

Il parcheggio a Castellone

Un altro progetto riguarda la copertura aerea per un centinaio di metri   della ferrovia Direttissima, dall’uscita dalla Galleria che corre sotto Castellone. Con le Ferrovie dello Stato si creerebbe così
un’area da destinare a parcheggi, che aprirebbe il bel nucleo urbano di Castellone a una vita meno disordinata e precaria che lo soffoca e ne vieta ogni prospettiva (Castellone è ormai l’unica attrazione che resta a Formia, insieme al parziale recupero di via Abate Tosti). Su questa stessa pagina alcuni mesi fa noi stessi ne avevamo accennato come proposta. Non ne pretendiamo né rivendichiamo la originalità, ma è quanto si può riscontrare sfogliando questo Sommario.

 

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