3 Settembre, 2024 - Nessun Commento

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: DOPPIA DOSE PER IL LAZIO “PROVINCIALE” ?

Anche il Sindaco di Milano Beppe Sala ha rifiutato l’Autonomia differenziata delle Regioni. La raccolta di firme per il referendum abrogativo della legge voluta dalla Lega e votata da tutta la destra
(con qualche ammennicolo), dimostra quanto l’Italia sia lontana da certe leggi del Governo. Ma ora viene un altro pensiero, un altro timore e riguarda le città del Lazio, tranne Roma.

Dunque: applicando l’Autonomia differenziata si corrono seri rischi di creare un’Italia di serie A (Nord) e un’Italia di serie Z (centro sud). La Lega non ha mai amato il Risorgimento e lo dimostra spesso. E quindi le “altre” città del Lazio (dai Capoluoghi di provincia ai paesetti) corrono un ulteriore rischio.

Com’è noto la città a Roma, oltre alle prerogative di Città Capitale d’Italia sta chiedendo da tempo nuove e speciali attribuzioni, ossia nuovo denaro. Se insiste un po’ di più Roma avrà quanto chiede,
riducendo la quantità di torta finanziaria da spartire. A danno di chi? Di tutto il Lazio, perché, magari, le somme che daranno in più a Roma le detrarranno dalla quota di Autonomia differenziata che spetta al Lazio.

E perché la Regione Lazio non si pone il problema, e le Province “periferiche” (Rieti , Viterbo, Frosinone e Latina e le  altre città della provincia di Roma) non cominciano a far sentire la loro voce?

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