30 Luglio, 2024 - Nessun Commento

L’APPIA FINO A TERRACINA
UN FILO D’ORO TRA SETTE E OTTOCENTO

L’architetta Iolanda Angeloni ha firmato un bel libro su Terracina e sulla via Appia, che attraversa la città. Ha per titolo “Terracina. Percorrendo la via Appia per giungere alla Città”,  è stato pubblicato dalla Editrice Luoghi Interiori di Città di Castello ed è stato presentato nella panoramica terrazza del Comune in un pomeriggio in
cui una gagliarda brezza marina ha attenuato le roventi ore pomeridiane. Il libro fa parte di una collana diretta dallo storico dell’arte pittorica romana moderna Renato Mammucari.

Il libro si apre su una copertina che riproduce una famosa Terracina settecentesca per opera di Philip Hacket, una classica veduta che illustra Papa Pio VI, il pontefice della bonifica di fine Settecento, che benedice la gran folla raccolta ai piedi della Città vecchia, il 17 maggio 1795. L’originale è conservato presso la casa della Curia di Salisburgo.

Introdotto da uno scritto di Esme Howard, nipote di Lelia Caetani e del marito Hubert Howard, il libro parte da Ninfa, della quale riporta belle illustrazioni, e descrive il tratto di Appia che si snoda da Tor Tre Ponti fino alla città tirrenica, illustrandone sezioni del tragitto attraverso mappe antiche, incisioni di Labruzzi e di altriAutori, oli di Giulio Aristide Sartorio, di Lelia Caetani. Di Roesler Franz. Secondo una narrazione visiva cromatica molto suggestiva, che riscopre antiche e moderne appartenenze culturali come quella dei Maestri di Terracina, un movimento artistico filiazione dei Pittori della Palude Pontina che costituirono un famoso cenacolo noto come i XXV  della Campagna romana.

E’ un racconto romantico e colto che riassume in un piccolo, prezioso volume tutto ciò che di più interessante c’è per riscoprire anche la storia artistica di una via Appia antica ma ancora presente.

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